martedì, settembre 22, 2009

Asd Che cretinata!

Che confusione nei maneggi!

Novità tutte le asd( associazioni sportive dilettantistiche) non possono avere scopo di lucro pertanto non possono svolgere attività di scuola.

Vale a dire che i centri privati non possono tenere presso di se attività didattiche a pagamento; fino a qui niente di nuovo e nulla di sbagliato, ma questa disposizione sarà stata interpretata correttamente? Boh!

Fatto salvo che nelle proprietà private il proprietario può far entrare chi vuole e per di più se ci fosse un controllo da parte di forze dell'ordine, esso può rifiutare l'accesso di queste ultime nella proprietà appunto alcuni maneggi hanno a mio dire, ma non solo mio, travisato il significato di quanto richiesto dalle normative rigiuardanti le asd.

Infatti da qualche tempo in alcuni maneggi privati è stata resa obbligatoria l'iscrizione al libro dei soci con il relativo rilascio di una tessera sociale dal valore nullo al di fuori di tale centro.

Alcuni proprietari o gestori hanno "regalato" la tessera altri addirittura, non faccio nomi ovviamente, richiedono addirittura 100 euro.

Beh, comunque che la tessera sia obbligatoria per chi ha cavalli in pensione o monta cavalli all'interno del centro e ammissibile e forse comprensibile anche se forse potrebbero bastare le varie autorizzazioni a montare, brevetti ecc che tanto già ci costano!

Ma ha davvero del ridicolo un altro fatto!!

Per motivi assicurativi o fiscali tutti coloro che varcano il cancello del centro anche saltuariamente devono essere tesserati!!

cio vuol dire che se voi avete un cavallo in pensione presso un'asd dovete pagare: la pensione, l'autorizzazione a montare o brevetto, la tessera sociale e se avete una fidanzata, un amico o la vostra famiglia che vuole venirvi a trovare e magari conoscere e vedere il vostro cavallo o si tesserano o non vegono!!! Ma siamo impazziti????!!!

Pensate la settimana scorsa sono andato a trovare un'amica e sono stato sopraggiunto da un'adetta che mi ha proposto l'orrebda alternativa: o ti tesseri (costo per me che non monto, non usufruisco di nessun servizio e non disturbo nessuno di 50€) oppure qui non ci puoi stare!!!

Ora chiedo a chi legge questo articolo vi pare giusto???

Dove arriveremo??? bisognerà pagare e salato per poter permettersi di guardare da terra un cavallo? lasciatemelo dire è uno schifo!!!

mercoledì, giugno 24, 2009

Navicolare?! AHi che dolore!!!

Descrizione della regione navicolare
La sindrome navicolare è l'insieme di manifestazioni associate all'infiammazione o alla degenerazione dell'osso navicolare e dei tessuti circostanti.
La conoscenza dell'anatomia dell'arto equino è particolarmente utile per capire la sindrome navicolare. L'osso navicolare (detto anche sesamoide distale) è collocato dietro all'osso triangolare e sotto la seconda falange (piccolo pastorale). Il tendine flessore digitale profondo scende lungo la parte posteriore della seconda falange e sotto il navicolare prima di inserirsi alla parte posteriore del triangolare. Il tendine flessore digitale profondo flette l'articolazione del triangolare, e il navicolare agisce come fulcro su cui scorre il tendine.
Il navicolare è sostenuto da molti legamenti, in alto, in basso e lateralmente. Uno di questi legamenti è il legamento impari, che congiunge il navicolare al triangolare (la falange distale). Uno strato di cartilagine è interposta fra il navicolare ed il triangolare, come pure fra l'osso e il tendine flessore profondo. La borsa navicolare -- una piccola cavità che protegge il tendine flessore e l'osso navicolare dall'abrasione dovuta allo scivolamento del tendine in quest'area -- giace fra il navicolare ed il tendine. Vedi anche 1
[modifica] Cause e fattori contribuenti della sindrome navicolare
[modifica] Il punto di vista tradizionale
Non è conosciuta una singola causa per la sindrome navicolare, nonostante che esistano molte teorie. I fattori più importanti sono:
La compressione dell'osso navicolare tra il tendine flessore profondo e la parte posteriore della seconda falange. La compressione ripetuta in quest'area può causare la degenerazione della cartilagine, che si assottiglia e diventa gradualmente meno elastica e meno capace di assorbire gli shock. La cartilagine può anche cominciare ad erodersi. La degenerazione della cartilagine è comune nei cavalli navicolitici, in genere in corrispondenza della superficie flessoria.
L'erosione della cartilagine può progredire al punto che può affiorare l'osso sottostante. Quando non c'è più cartilagine a proteggerli, la borsa navicolare e il tendine flessore possono essere danneggiati dal continuo sfregamento contro l'osso navicolare.
Può insorgere una borsite navicolare (un'infiammazione della borsa navicolare), anche se il danno alla cartilagine non è molto grave. La borsite è probabilmente causata dallo sfregamento causato dalla compressione fra navicolare e tendine.
La costante pressione può anche aumentare la densità dell'osso subito sotto le superfici articolari, soprattutto dal lato flessorio. Questo tende a rendere l'osso più rigido, e quindi più soggetto a fratturarsi
La tensione applicata sui legamenti che sostengono il navicolare. Alcuni esperti ritengono che il processo degenerativo sia avviato dall'eccessiva tensione applicata a questi legamenti.
L'eccessiva tensione può causare stress e infiammazione. L'infiammazione causata dallo stress sul legamento impari può diminuire la circolazione sanguigna diretta, e proveniente, dal navicolare, poiché i maggiori vasi che interessano il navicolare scorrono in quest'area. Se i legamenti continuano ad essere stressati, possono ispessirsi e ridurre permanentemente la circolazione sanguigna del navicolare. Siccome le vene sono compresse più facilmente delle arterie, l'afflusso sanguigno all'osso è meno ostacolato dell'efflusso. In conseguenza della stasi sanguigna, e della riduzione della circolazione, l'osso navicolare può riassorbire minerali nella sua parte centrale.
L'eccessiva tensione può anche causare esostosi nel punto dove i legamenti si connettono al navicolare, dando all'osso una forma a "canoa". Se la tensione è estrema, i legamenti possono effettivamente spezzarsi.
[modifica] Il punto di vista del Barefoot movement


Schema dello zoccolo non ferrato, a conformazione naturale. (sezione sagittale). In giallo il cuscinetto plantare, che deve svilupparsi adeguatamente per proteggere le strutture profonde nell'atterragio del piede sul terreno
I membri del Barefoot movement, sulla base dello studio dell'anatomia dello zoccolo del Mustang in libertà e su crescenti evidenze dalla riabilitazione di cavalli domestici, sostengono un'ipotesi patogenetica del tutto diversa (vedi [1], tradotto in italiano in [2], e bibliografia riportata sul sito).
In breve:
Il corretto contatto del fettone con il suolo, assicurato dal fisiologico atterraggio sui talloni (heel-first landing) e dalla fisiologica conformazione della parte posteriore del piede, permette un'adeguata maturazione del cuscinetto plantare. Quest'ultimo, costituito nel puledro da tessuto fibroadiposo, si trasfroma progressivamente in tessuto compatto, di tipo fibrocartilagineo, capace di proteggere efficacemente le strutture profonde dello zoccolo e di permettere un passo heel-first landing anche al cavallo adulto
Le condizioni innaturali di allevamento dei puledri domestici, accompagnate da un pareggio non fisiologico e seguite dalla ferratura prima del completo sviluppo dello zoccolo, impedisce la normale maturazione del cuscinetto plantare. Il cavallo sente fastidio alla parte posteriore del piede e tende a evitare l'atterraggio di tallone, abituandosi a un toe-first landing indotto anche da un'anomalo breakover (stacco da terra), anch'esso correlato alla ferratura o al pareggio non fisiologico
Il toe-first landing comporta un elevatissimo stress meccanico al tendine digitale profondo, con infiammazione e fenomeni degenerativi connessi (alterazioni radiologicomante visibili dell'osso navicolare), con ulteriore aumento del dolore nella parte posteriore del piede che ostacola più seriamente un corretto heel-first landing e completo impedimento della maturazione del cuscinetto plantare; il circolo vizioso è così chiuso.
[modifica] Fattori contribuenti
Conformazione
Alcuni difetti di conformazione possono facilitare la sindrome navicolare, specialmente i difetti che aumentano la forza d'urto sullo zoccolo.
Questi difetti comprendono la verticalità del pastorale, il piede piccolo, il piede piccolo e incastellato (comune nei Quarter horses americani) e la punta lunga con talloni bassi (comune nei Purosangue). La conformazione punta lunga-tallone basso causa uno stress costante sull'osso navicolare, anche quando il cavallo è fermo. Il piede incastellato aumenta la forza d'urto, specialmente nella regione dei talloni, dov'è collocato il navicolare. L'eccessiva forza d'urto non è assorbita in modo adeguato dalle strutture normalmente dedicate a questo scopo (il fettone, i talloni, e i cuscinetti digitali), per cui una maggior quota della forza d'urto è trasmessa alle strutture all'interno del piede.
Una difettosa conformazione dello zoccolo è in genere ereditaria, nonostante che un ferratura ed un pareggio di cattiva qualità possano contribuire a queste deformazioni.
Lavoro
Il lavoro su terreni ripidi, il galoppo ed il salto possono tutti contribuire alla sindrome navicolare, poiché causano un maggiore stress al tendine flessore profondo, e possono causare sovraestensione delle articolazioni del pastorale e del triangolare.
L'esercizio abituale su terreno duro o irregolare aumenta la forza d'urto sullo zoccolo, aumentando il rischio di manifestare sindrome navicolare. È possibile che la carenza di movimento aumenti il rischio della sindrome navicolare (come nel caso di cavalli che passano gran parte del tempo in un box con poca permanenza in paddok, cosa comune nei i cavalli da corsa e in alcuni cavalli da salto). Questo avviene perché la circolazione del sangue nello zoccolo diminuisce quando il cavallo non è in movimento. Inoltre il cavallo applica una pressione costante sul navicolare (la pressione è invece intermittente quando il cavallo è in movimento).

mercoledì, febbraio 25, 2009

Calore??? PER SAPERNE DI PIù

3.2 Calore.
La gestazione inizia e si compie in 11 mesi. Durante questo periodo è di fondamentale importanza somministrare un alimentazione adeguata.
Per i primi mesi, nutrire la cavalla gravida comporta pochi accorgimenti, in quanto la razione non si discosta da quella di mantenimento.
Recenti studi sull’alimentazione attribuiscono un’importanza notevole all’ultimo trimestre di gestazione. Ciò avviene parallelamente al rapido sviluppo del puledro, che determina una maggiore richiesta dei diversi alimenti.
In linea generale si fornisce una razione a base di cereali, circa 1,5-2 Kg al giorno, e fieno polifita a volontà per i primi 7 mesi di gravidanza; si aumenta poi la razione cereali fino ai 3 Kg circa dall’ottavo mese in poi, tenendo conto anche delle condizioni di mantenimento dei soggetti. È chiaro che se la cavalla è allevata all’aperto notte e giorno e la gravidanza si conclude nei primi mesi dell’anno le quantità di cereali o di mangime composto potranno essere aumentate in base a questi parametri. Se, al contrario, la fattrice è stabulata per diverse ore, ricoverata durante le ore notturne e conclude la gravidanza in concomitanza della primavera - quindi con temperature meno rigide e possibilità di pascolo - si impiegheranno quantità inferiori di concentrati.
Le dosi devono essere stabilite anche in base al tipo morfologico e a fattori individuali di metabolismo: un proprietario che conosce il proprio animale deve considerare nella formulazione della dieta se si tratta di un soggetto che ingrassa facilmente o che, al contrario, tende a rimanere sottocondizione, se si tratta di cavalla di buona indole o di un animale nevrile.
Particolare attenzione dovrà essere riposta, soprattutto nell’ultimo trimestre di gravidanza, alla copertura dei fabbisogni vitaminici e minerali. Di particolare rilievo risultano alcuni elementi minerali coinvolti nella formazione dello scheletro la cui carenza potrebbe concorrere ad accrescere le possibilità di problemi ortopedici nel puledro dopo la nascita. Fin dalla vita nel grembo materno, infatti, occorre prestare attenzione agli apporti di calcio, fosforo, rame, zinco e manganese, che risultano indispensabili per un corretto sviluppo scheletrico e che potrebbero essere carenti nelle razioni.
Inoltre, anche il ferro può essere un elemento critico in gravidanza e va quindi attentamente valutata la possibilità di impiegare un integratore minerale che, unitamente agli elementi sopracitati, ne apporti quantità adeguate. Per quanto riguarda le vitamine, l’utilizzo di un integratore a cicli di 15 giorni almeno due o tre volte nel corso della gestazione può contribuire alla copertura dei fabbisogni e a evitare la possibilità di carenze.
Tutto ciò va considerato se non vi è la possibilità di variare la dieta con ingredienti diversi e, soprattutto, in assenza di pascolo.
La somministrazione dei pastoni cotti di semi di lino e cereali è utile negli ultimi

martedì, febbraio 03, 2009

Sviluppo sessuale del puledro

Nel cavallo l'istinto sessuale compare verso il compimento del primo anno di età e la pubertà è raggiunta ai due anni, ma è buona regola non adibire né il maschio né la femmina alla riproduzione prima che abbiano compiuto i tre anni.
La vita sessuale è piuttosto lunga e si protrae fino al quindicesimo anno nelle femmine e spesso per tutta la vita nello stallone. L'età dei genitori non influisce negativamente sulle qualità dei prodotti, e ciò è avvalorato dal fatto che nel Purosangue Inglese, ad esempio, più lo stallone è avanti negli anni più genera soggetti dotati di fondo.
La capacità riproduttiva è presente nel cavallo in qualsiasi stagione dell'anno, ma si manifesta in maniera più spiccata durante il periodo che va da febbraio a luglio, e i mesi più favorevoli sono aprile, maggio e giugno. Questo periodo dell'anno va sotto il nome di "stagione di monta" ed è caratterizzato dal fatto che i cavalli presentano uno stimolo sessuale più intenso, che si manifesta mediante calori più accentuati ed evidenti. Durante una stagione di monta uno stallone può coprire dalle sessanta alle ottanta fattrici, compiendo un massimo di due salti al giorno.

venerdì, gennaio 30, 2009

Benvenuti nel 2009

Eccomi qui anche se un po in ritardo ad augurarvi buon anno!

Lo studio addizionato a problemi famgliari mi ha praticamente costretto ad un lungo silenzio.

In ogni caso il blog è sempre aperto e aspetto i vostri commenti per migliorarlo.

Grazie e a presto con nuovi post!

Ecco alcune immagini del paesaggio preolimpico visto da cavallo!!

Ecco alcune immagini del paesaggio preolimpico visto da cavallo!!
31-10-2005

Val susa oulx.

Val susa oulx.